Single Blog Title

This is a single blog caption

Ciao MARIO

Riccione, 29 Giugno 2013 – LA DOLOROSA notizia della morte di Mario Masi, scomparso nella notte tra sabato e domenica, non ha colto di sorpresa l’ambiente riccionese dei canestri. Lo storico presidente, che aveva compiuto 73 anni lo scorso 7 dicembre, era infatti malato da tempo e le sue apparizioni in palestra si erano fatte sporadiche, occasionali, lui che fra quelle quattro mura, con i suoi ragazzi, si trovava benissimo, così come la sofferenza era sempre più dipinta sul suo volto, nelle sue movenze stanche, affaticate. Un personaggio autentico, Masi, un uomo schietto, che andava dritto al nocciolo della questione senza perdersi in giri di parole, una persona che sapeva farsi volere bene da tutti, proprio per queste sue doti.
Era il lontano 1980 quando Mario prese in mano le redini della società con l’incarico di presidente, incarico abbandonato solo un mese fa, quando nel consiglio elettivo del 31 maggio si fece da parte, perfettamente conscio dell’aggravarsi del suo stato di salute, con il passaggio di consegne a Stefano Barosi, che lo ricorda con grande affetto. «Per me è stato come un padre – dice –, ho imparato davvero tanto da lui. Onesto, coerente, il suo motto era: ‘Non fare mai agli altri quello che non sta bene a te’. La sua passione per il movimento del basket, a Riccione, era infinita. Sarà veramente difficile, per noi, fare a meno della sua presenza».

Con Masi la squadra della Perla Verde arrivò dalla Promozione alla C1, con addirittura una finale per la B persa (era il 2004). E nel femminile vide nascere la stella di Angela Arcangeli, che arriverà a indossare la casacca azzurra. Poi, vista la sempre crescente difficoltà di reperire sponsor, nel 2011 Masi decide di auto retrocedersi in D per contenere i costi. Nel suo lunghissimo mandato si sono alternati allenatori divenuti in alcuni casi professionisti. Uno di questi è Giampiero Ticchi, che ha guidato a più riprese i Crabs Rimini tra A1 e LegaDue ed è stato pure coach della nazionale rosa. «Una persona di grande spessore, Mario, estremamente leale, corretta. Con lui bastava una parola, una stretta di mano. Lo considero senz’altro il miglior dirigente sportivo che ho incontrato nella mia carriera», afferma Ticchi, ricordando poi un episodio che lo lega ancor di più a Masi. «Avevamo appena vinto uno spareggio a Cesena per la C2 e non dimenticherò mai quell’abbraccio. Un gesto inusuale, poiché Mario al solito non esternava le sue emozioni, preferiva tenerle dentro di sé».
Ma la carriera di Mario Masi non è solo legata al basket. Quella è stata l’ultima, gloriosa, parte. Prima ce n’è stata un’altra legata alla politica, altrettando importante nella sua città, Riccione. Infatti Masi è stato segretario della sezione riccionese del Pci per molti anni, ha praticamente guidato il partito con Terzo Pierani e Biagio Cenni, «quando il segretario del partito contava più del sindaco», afferma Daniele Imola, ex primo cittadino di Riccione. Masi ha ricoperto la carica di consigliere comunale (a Riccione) dal 1995 al 1999, naturalmente sempre nelle fila della sinistra, nel paritito nato dallo scioglimento del Pci, il Pds.

alb.cresc.

Leave a Reply