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Per il Riccione congedo con il Veni A Bellaria arriva Molinella

Il Resto del Carlino 09 maggio 2015

ULTIMA tornata di regular season, nel campionato di basket D, con entrambi le formazioni del ‘riminese’ che si esibiscono in casa. I primi a scendere in campo saranno i ragazzi dello Spendibene Bellaria, che alle 20.30, sotto le volte del Palatenda, incroceranno il Molinella. Una gara che potrebbe rischiarare l’orizzonte dei biancazzurri, attualmente penultimi e dirottati pertanto verso un playout complicato (contro la terz’ultima dell’altro girone, Fiorano o Sanpolese, con lo 0-1 d’ufficio che non ammette neppure un passo falso). Per salire un gradino la squadra di Ferro deve vincere e ci può stare, vista la mancanza di motivazioni del Molinella, auspicando inoltre lo scivolone del Ferrara nella ‘tana’ di un Granarolo che si batte per la miglior griglia nei playoff. Se si concatenano questi due eventi, Bellaria nei playout becca San Mamolo e parte dalla situazione di 1-0 a suo favore. Stasera non ci sarà Sacchetti, mentre rientrano Balic e Mattia Mussoni, che verranno inseriti nello starting five insieme a Stabile, Novello e Russu. Prima della palla a due, spazio all’iniziativa ribattezzata ‘Shoes sharing’. A 3’ dall’inizio gli spettatori potranno lanciare sul parquet vecchie scarpe da gioco o sportive in genere, calzature che saranno poi destinate ai bambini africani dai 4 ai 14 anni. Le scarpe usate verranno inoltre raccolte, sempre al Palatenda, fino al 20 maggio. Tra i promotori del progetto, l’ex cestista (anche del Bellaria) ‘Gelo’ Rusin.
MEZZ’ORA più tardi, nella palestra della Perla verde, i Dolphins Riccione sfideranno sotto canestro la già tranquilla Veni San Pietro in Casale. Un match che verrà disertato dall’allenatore Franco Foschi, impossibilitato a sedere in panchina per improrogabili impegni di lavoro che l’hanno portato a Trieste. «Condurrà la partita ‘Macio’ (il suo vice Darderi, ndr), non ci sono problemi», fa sapere il coach dei ‘delfini’, che i playoff li ha comunque già messi sotto chiave da tempo, forte di un record di 21-8. Con ogni probabilità, sempre per motivi legati al lavoro, non ci sarà neppure De Martin, mentre resta in abiti borghesi il malconcio Michele Amadori, con la regia che ricadrà sulle spalle di Federico Ambrassa, classe ‘96.